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11° OMBELICO DEL MONDO 

28-29-30 aprile

Pubblicato da Lucia Tolve

 

 

Quando il Direttivo ha annunciato ai soci l’inserimento nel calendario 2017 dell’11° Ombelico del mondo,l’adesione all’evento ha suscitato nello stesso tempo voglia di partecipare ma anche problemi diorganizzazione poco conciliabili con il tempo necessario (leggasi ferie) per attraversare l’Italia in moto,oppure traghettare fino a Palermo. La soluzione ottimale proposta è stata di noleggiare le moto dalconcessionario di Catania , raggiungendo l’isola in poche ore di aereo. E così fu.

Compagni di viaggio due coppie Francesco e Marina, Marco e Lucia. Purtroppo a malincuore Chris ed Erikahanno dovuto rinunciare all’ultimo.

Ecco il diario.Partenza 27 aprile da Caselle e arrivo a Catania nella tarda mattinata. Uno sguardo all’imponente e fumante Etna dai suoi 3350 metri e subito le pratiche per il noleggio di due moto: una “Electra glide limited 107”ultima edizione e una “street glide” . Dopo aver ringraziato Romina, Director del Catania Chapter, si montain sella alla volta di Palermo. Uscendo dalla città lungo la strada per Enna un profumo di zagare e finocchietto entra nei caschi. Un paesaggio verdeggiante non ancora arso dal sole estivo isolano si estende ai lati della strada.

Sosta a Enna con vista sulla collina opposta dove le case di Calascibetta sembrano scolpite nella roccia eassomigliano ad un presepe. Un buon pranzo nella trattoria da “I Cofani”, famiglia di ristoratori e di motociclisti e dopo la foto ricordo si riparte.

Finalmente si arriva all’hotel prenotato per la prima sera nel golfo di Sferracavallo con vista sull’isola delle Femmine e ci si incontra con gli amici del Torino Chapter Italy. Siamo pronti per la prima serata che si preannuncia frizzante come il vento di scirocco che soffia. Due Road Capitan del Palermo Chapter ci vengono a prelevare per accompagnarci per la prima grande festa. Per raggiungere la location attraversiamo alcune vie centrali di Palermo: via Sciuti- via Notarbartolo-via Libertà dedicate allo shopping e intravediamo anche la magnifica piazza Politeama, il Teatro Massimo e la spettacolare Cattedrale. Quindiattraversando il lungo mare verso Bagheria con le sue folkloristiche trattorie e “ banchetti di cibo di strada”giungiamo a Casteldaccio. Qui ci ritroviamo con il Palermo Chapter , nel locale” al 113” con verandaimmersa nel verde, per un buffet tipicamente di specialità siciliane. Tra balli e musica si festeggia il compleanno di Roberto del Palermo e vengono consegnate le prime patch a tre loro soci.

Il secondo giorno abbiamo appuntamento a Mondello per una colazione in spiaggia al bagno ”Ombelico del mondo”. Sul lungo mare Regina Elena ci sono già numerose moto parcheggiate. Infatti ritroviamo molti bikers arrivati in nave in mattinata. Indugiamo in spiaggia in compagnia, tra foto, cannoli e apertivi, complici anche la sabbia fine e la giornata di sole.

Attraversando un verdeggiante viale alberato di lecci e pini marittimi che unisce Mondello a Palermo,raggiungiamo l’albergo dell’evento presso il Foro Italico. L’hotel è situato tra i giardini botanici ed il castello e di fronte ad bellissimo viale alberato che si affaccia sul mare. La vista dalla camera spazia nel golfo. Per pranzo veniamo accompagnati dal mitico road capitan del Palermo Bartolo alla nota focacceria e panineria “Nini Franco u Vastiddaru”, dove gustiamo la cucina popolare siciliana composta da pane con “panelle”,​ insalata di arance, “sfinciuni”, caponata, crocchè e arancine. Scopriamo grazie al nostro accompagnatore come la cucina di strada a Palermo sia un’antica tradizione basata su ingredienti poveri. Infatti i meno schizzinosi di noi hanno assaggiato una particolare specialità: il “pani ca’ meusa”, cioè milza di vitello ripassato nello strutto e mangiato nel tipico panino tondo spolverato con semi di sesamo.

Un gruppetto, sale in moto e fa un piccolo tour della città con una breve passeggiata nel quartiere della “Champagneria” che la sera diventa il centro della movida palermitana. Intanto all’hotel giungono Chapter da tutta Italia e aspettiamo gli amici del Bari Chapter appena sbarcati per partire tutti insieme.

Finalmente all’imbrunire ci siamo tutti. Le moto sono pronte con i fari accesi e si parte verso il porto turistico. Una serpentina di moto percorre un breve tratto per raggiungere il ristorante “Castello a mare”. Ci viene riservata una location d’eccezione tra le rovine di un sito archeologico e le barche del porticciolo.

Ceniamo nel verde ammirando questa bellissima vista notturna. Le portate sono una degustazione di profumi e gusti della cucina siciliana realizzati con passione dal noto cuoco Natale Giunta.

Un momento significativo è stato il filmato ispirato al film “Ritorno al Futuro” dove i dialoghi sono stati sostituiti da una storia adattata alla volontà di rinnovamento del Palermo Chapter. Un grandissimo applauso finale e molta emozione hanno concluso la proiezione.

Eccoci arrivati al tour del sabato. Partenza per Cefalù. Cielo nuvoloso e 14 ° di temperatura. Qualcuno indossa per scaramanzia l’antipioggia. Sinceramente noi in valigia non li abbiamo riposti, certi che lo scirocco porterà via le nuvole. Ci aspettano ora 120 km di strada. La scia di moto percorre il lungomare orientale palermitano verso Villabate.

Lungo il percorso il nostro fragoroso arrivo fa interrompere le attività dei negozianti che si affacciano sui marciapiedi a salutarci, fotografarci e riprenderci con i telefonini.

Si continua sulla statale 113 e dopo alcune curve e tornanti giungiamo al Termini Imerese. Passiamo vicino al castello e scendendo verso il mare transitiamo per un larghissimo rettilineo davanti all’ex fabbrica FIAT, dismessa nel 2011. Una cattedrale industriale ferma in uno scenario fantascientifico.

Arriviamo a Cefalù senza aver preso pioggia! Parcheggiamo sul lungomare ammirando il caratteristico promontorio a forma di “chiocciola di lumaca” e poi tutti insieme, passeggiando per le viuzze strette del paese, arriviamo alla piazza del Duomo. La Cattedrale fa parte del Patrimonio dell’Umanità e merita una visita. La nostra rumorosa presenza è coinvolgente. Persino il Sindaco di Cefalù viene a salutarci e posasimpaticamente per una foto di gruppo indossando un “gilè” e se ne va un po’ frastornato dai nostri coriche si alzano sulla piazza, ormai invasa da harleysti di tutta Italia.

Segue un pranzo a buffet secondo il tipico menu siciliano con ulteriori specialità come polpo in insalata e pane con la milza preparati al momento e per finire cannoli farciti da abili pasticceri.

Il rientro in hotel si svolge tranquillamente anche percorrendo una parte di autostrada.

Serata con cena al Circolo Nautico di Ponente, nella riserva naturale del Monte Gallo con tramonto sul mare.

Balli, abbracci, foto, brindisi, torta e gran finale con consegna di un riconoscimento ai vari Chapter

partecipanti.

Il risveglio domenicale ci riserva un’altra bella sorpresa. La salita al Monte Pellegrino. Montagna di origine calcarea che domina Palermo dove la strada presenta ben 11 (li ho contati) tornanti in pavè. Una prova per i nostri provetti motociclisti. Loro infatti sono impegnati alla guida, mentre i passeggeri ammirano il magnifico paesaggio. La natura che si ammira è selvaggia. In alcuni tratti ci sono tracce di passati incendi.

Arrivati in cima si ammira il panorama: da un lato la costa e dall’altro la città e, più in alto, si erge la statua in bronzo di Santa Rosalia, intenta a scrutare l’orizzonte, mentre sotto, costruita dentro la roccia, c’è la chiesa a lei dedicata come protettrice della città.

Anche in questa occasione non manca un aspetto gastronomico: “cannolata” per tutti.

Ed ecco il momento del commiato. Sotto un bellissimo e caldo sole ci abbracciamo e salutiamo contenti dei momenti trascorsi insieme. Posiamo per le ultime foto di gruppo. Tutto è andato bene. Il tempo ha retto.

L’organizzazione è stata perfetta e di successo. Abbiamo rivisto amici con la promessa di incontrarci nei prossimi raduni in programma. Anche noi rientriamo. Dobbiamo restituire le moto e ci aspetta l’aereo che ciporterà a casa.

Sono stati giorni intensi ed emozionanti. Dove la fatica non si è sentita perché è sempre bello percorrere km sulle mitiche Harley e vedere amici. Merita un applauso la nostra Marina che ha percorso km adattandosi ad una moto senza sissy-bar, senza mai lamentarsi. Sicuramente è stato un run che ci ha permesso di condividere bellissimi momenti di aggregazione e di conoscere una regione con molte risorse da scoprire e valorizzare.

Per concludere, una domanda sorge spontanea: che cos’è l’ombelico del mondo? Risposta: a parte il titolo della famosa canzone di Jovanotti, è un punto d’incontro tra cielo e terra. Una comunicazione tra desiderio umano e potere divino. Una concentrazione di energia che ben si coniuga al mito Harley-Davidson e alla terra siciliana che ci ha ospitato.

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